Il Tirreno, mercoledì 22 marzo

La carica degli over 60: la vicesindaca Fambrini capolista con il leader di Rinascita

«Mi candido con Spediacci»

Non si possono affondare le primarie – sostiene la professoressa – solo quando si ritiene di avere la carta vincente, questo è uno schiaffo per i cittadini

CARRARA Lui, Gianenrico Spediacci lo aveva detto chiaro: non mi faccio rottamare ma vado avanti con la candidatura. Adesso insieme a lui un’altra over 60 eccellente, Fiorella Fambrini, che a essere accantonata dal commissario del Pd Gianni Anselmi non ci pensa propio. «Lei sarà la capolista della Lista di Rinascita»: con queste parole Gianenrico Spediacci, candidato sindaco per Rinascita, presenta ufficialmente Fiorella Fambrini ai cittadini.

La vicesindaca abbraccia quindi il progetto della lista civica Rinascita e spiega come il percorso che ha condotto lei e Spediacci fino a questa condivisione di programma politico sia iniziato già anni fa, quando, ricoprendo ruoli diversi, nell’ambito scolastico la Fambrini e nell’ambito di Amia Spediacci, si siano spesso trovati a collaborare in sintonia e di come la volontà di fare qualcosa con coraggio, con passione per proporre un progetto di città siano il loro minimo comun denominatore.

«L’incarico di vicesindaca, quello a cui venne chiamata nel 2015 Fiorella Fambrini nell’ambito della compagine governativa, le venne proposto in un momento molto difficile e che prosegue Fiorella accettò l’incarico in un momento in cui nessuno avrebbe mai accettato, perché c’era stata l’alluvione e si stava vivendo un periodo con molte problematiche» precisa Spediacci nello spiegare la storia e lo spessore politico di colei che forse rappresenta il cavallo di punta all’interno del gruppo di lavoro di Rinascita. «Un gruppo di lavoro che andrà comunque ad allargarsi ulteriormente con la presentazione nei prossimi giorni di altri protagonisti di peso» assicura Spediacci. Fambrini: ecco perché corro con Spediacci.

È la stessa Fambrini a confermare come il suo ingresso in giunta avvenne dopo una attenta riflessione e facendo appello a ciò che qualcuno potrebbe definire un po’ di coraggio.«Quando venni chiamata-ribadisce infatti la vicesindaco- per vedere di tenere in piedi la giunta, per evitare la sopravanzata di populismi, eravamo già a metà mandato, all’indomani dell’episodio di Largo Marinai d’Italia quando il sindaco venne schiaffeggiato durante una cerimonia ufficiale: fu uno schiaffo che colpì- insiste ancora la candidata di Rinascita- anche le Istituzioni e l’intera compagine di governo; si era toccato il fondo, con Assemblea Permanente che era dirompente ovunque e un rapporto sfilacciato tra cittadini e Amministrazione».

Parla dunque di un periodo tormentato la Fambrini, a cui si sarebbe dovuto rispondere cercando la semplificazione: «Ma così non fu-denuncia con forza- e adesso stiamo vivendo un contesto magmatico, di confusione in cui si sarebbe dovuto intraprendere il più lineare dei percorsi: le primarie, coinvolgendo tutti i cittadini e cittadine per individuare il candidato a sindaco». Nella sua analisi Fiorella Fambrini non tralascia di ricordare come il “no” iniziale del Pd si frappose al sistema primarie aprendo la strada al commissariamento. «Quando ci sono soggetti decisionali che non hanno capacità decisionale arrivano soggetti esterni a decidere, arriva il commissariamento, il quale avrebbe dovuto portare finalmente alle primarie ma passarono giorni e giorni, senza che questo accadesse, con i soggetti chiusi nelle loro stanze e lasciandoci senza primarie.

Ma non si possono affermare le primarie -insiste Fiorella Fambrini- solo quando si ritiene di avere la carta vincente: è uno schiaffo ai cittadini, poi non possiamo meravigliarci della dissoluzione dei partiti».Nella sue conclusioni, con cui la Fambrini illustra i motivi che l’hanno portata lontano da quelle logiche politiche lontane dal coinvolgimento della cittadinanza e a legarsi a Rinascita, si chiede meravigliata come si possa pensare di presentare un candidato che viene fuori da un cilindro nascosto dentro le stanze sotterranee di partito: «Come può essere considerato credibile un candidato presentato a una manciata di giorni dalle elezioni, facendo cadere dall’alto un progetto? Questa è arroganza!». «Noi rappresentiamo con orgoglio gli over 60». «Sono contento di rappresentare questa larga fascia di elettori over 60 dato che sono oltre il 50% di cittadini elettori di Carrara» risponde a margine Spediacci a chi lo considera impresentabile e fuori dai giochi per via dell’età e gli fa eco Fiorella Fambrini, che nel commentare chi parla di Spediacci e Fambrini che correranno da soli, fa presente:«Se si intende per soli, senza sigle di partito, rispondo sì corriamo da soli, ma non nel senso di soli senza partecipazione di cittadini e cittadine».

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