La Nazione, sabato 5 marzo

«Il mago è pronto a fare le magie» Spediacci acclamato per le sue idee

«CONTINUIAMO ad aspettare la decisione del Pd, ma intanto noi ci prepariamo a quello che accadrà. Il mago è pronto a fare la sua magia anche in Comune». Non è stata ufficialmente una discesa in campo in vista delle prossime elezioni amministrative, ma quella di ieri alla Camera di commercio per Gianenrico Spediacci aveva tutti gli aspetti di essere una chiamata alle armi. Erano oltre 200 ad ascoltare lui e gli esperti chiamati dall’associazione Rinascita di cui è presidente sulle loro idee di sviluppo per la città. Una platea gremita in cui spiccava la completa assenza di rappresentanti del partito di cui lo stesso Spediacci fa parte, il Psi, ma che poteva contare su una nutrita rappresentanza di consiglieri e vari iscritti del Pd, o almeno di una parte di esso. C’era l’ex segretario comunale Raffaele Parrini e seduto al suo fianco un altro aspirante primo cittadino come Andrea Vannucci e poi ancora i consiglieri comunali Cristiano Bottici, Davide Poletti e la capogruppo Roberta Crudeli oltre al renziano amministratore unico di Apuafarma Fabrizio Volpi e a Giuseppe Bergitto di Articolo primo. Significativa, infine, la presenza in apertura di mattinata del presidente del consiglio regionale Eugenio Giani.

«IO SONO socialista e con il partito non c’è nessuna rottura – dice subito Spediacci –, ma sono anche presidente dell’associazione Rinascita e come tale continuo a portare avanti il suo programma. Per quanto ci riguarda rimane in piedi la richiesta di fare le primarie di coalizione, ma stiamo aspettando quelle che saranno le decisioni del Partito democratico. Vogliamo vedere se si arriverà ad avere un candidato condiviso e poi vedremo come muoverci, noi nel frattempo andiamo avanti con il nostro lavoro. Di certo – aggiunge – non credo però che anche il Psi accetterà un candidato imposto da Firenze». Spediacci, infine, un ultimo passaggio lo dedica alla campagna elettorale e alla sua voglia di correre per la poltrona di primo cittadino. «Personalmente – ammette – mi intriga l’idea di fare il sindaco. E’ una sfida che mi piacerebbe affrontare. E poi – conclude con il sorriso sulle labbra –, dopo che ha fatto la magia all’Amia, vorrei vedere se adesso il mago la possa fare anche in Comune».

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