Il Tirreno, sabato 5 marzo

Verso il voto
Spediacci: farò una magia per Carrara
Platea gremita per la prima iniziativa pubblica di Rinascita. Mancano i socialisti, ma c’è un bel pezzo del Pd locale.

“Noi ribadiamo la volontà di fare le primarie, aspettiamo cosa decide il Pd”

Se voleva essere una “conta” dei voti, o meglio della squadra che lo sosterrà nella corsa alle amministrative c’è da dire che i numeri sono tutti dalla parte di Gianenrico Spediacci. Alla prima prima iniziativa pubblica della sua associazione “Rinascita” il presidente di Amia ha riempito la sala consiliare della Camera di commercio (circa 300 posti) lasciando anche molti in piedi. E, scrutando la platea si profilano gli scenari politici delle prossime, e decisive settimane, quelle che porteranno alla scelta del candidato della coalizione.

Chi c’era e chi non c’era. La sala della Camera di commercio era da tutto esaurito e piena di volti noti. C’erano i soci di Rinascita («siamo un centinaio» ha spiegato lo stesso Spediacci) ma anche vari rappresentanti della politica locale (da Giuseppe Bergitto di Articolo primo a Fabrizio Volpi del Pd) e del mondo del commercio (in platea Alida Vatteroni e Nando Guadagni del Ccn di Marina e Florio Bontempi della Pro Loco marinella). C’era, soprattutto un bel pezzo del Pd carrarese (Andrea Vannucci, Raffaele Parrini, Marella Marchi e Roberta Crudeli) quello che si è espresso in maniera inequivocabile per la discontinuità rispetto all’amministrazione Zubbani.

E, a questo proposito, per terminare “l’appello” mancavano i socialisti: o meglio non c’era nessuno dei rappresentanti locali del partito, dal capogruppo Leonardo Buselli al consigliere Luca Pugnana passando per l’assessore Giuseppina Andreazzoli fino alla dirigente al sociale Daniela Tommasini. C’era, Sirio Bonini, direttamente da oltre Foce, la direttrice di Amia, Lucia Venuti, ed era assente (giustificato – dichiara lo stesso Spediacci – per motivi personali) il sindaco uscente e segretario del Psi provinciale Angelo Zubbani. «Ma con lui ho parlato ieri – ha aggiunto Spediacci – e non ci sono problemi».

Spediacci insiste: facciamo le primarie. Comincia con una precisazione Gianenrico Spediacci: «Questa non è la presentazione ufficiale della mia candidatura, è una manifestazione in programma da venti giorni. Ma, certo, è anche un senale che bisogna lavorare molto per la città». E quindi spiega: «Io sono presidente dell’associazione Rinascita, nessuno strappo con il mio partito, io sono socialista e non mi vergogno a dirlo. È altrettanto vero che come associazione ci stiamo muovendo da tempo con una richiesta precisa di andare alle primarie. Ad oggi stiamo aspettando le decisioni del Partito demcoratico. Per quel che ci riguarda attenderemo ancora qualche giorno, poi decideremo noi come muoverci.

Una cosa è certa, il commissario Anselmi non può pensare che si sia tutti d’accordo su un candidato che magari non conosciamo nemmeno». E aggiunge: «Il presidente del consiglio della Regione, Eugenio Giani, ha tenuto a battesimo la nostra iniziativa: ecco io credo che questo sia un segnale importante». «Io sindaco? Potrei fare una magia come ho fatto a Amia». Da un lato cerca di non sbilanciarsi e di tenere il profilo basso. Dall’altro, anche nella presentazione degli ospiti che si susseguono sul palco della sala consiliare della Camera di commercio, Gianenrico Spediacci parla con il piglio da candidato sindaco. E alla domanda diretta: «Spediacci come si vede come futuro sindaco di Carrara?» risponde con grande franchezza: «Quando mi guardo allo specchio penso di essere pazzo, ma sono convinto di essere nella strada giusta». Non poteva infine mancare un accenno alle sue doti da sensitivo di cui lui stesso in passato ha parlato senza alcuna problema. «No, non posso sapere se sarò sindaco di Carrara – scherza – ma è comunque vero che, da mago, potrei fare per la città una bella magìa, proprio come ho fatto alla guida di Amia»

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