Il Tirreno, 8 febbraio 2017

E intanto nel Psi Spediacci corre da solo
Assemblea agitata in casa socialista, l’accelerazione del presidente di Amia ha spiazzato i compagni

CARRARA Dopo la spaccatura nel PD, pare non sia serena neanche la situazione all’interno del Psi di Carrara, che vede in fuga Gianenrico Spediacci, presidente di Amia, fondatore dell’associazione Rinascita: un’accelerazione che ha spiazzato un po’ i compagni di viaggio in questa corsa alle elezioni amministrative. Si è svolta un’accesa assemblea del Psi di Carrara, dove, pare, non sia arrivato ufficialmente l’appoggio dei socialisti a Spediacci, come lui si aspettava. D’altra parte come poteva essere diversamente: i socialisti sono stati, assieme ai renziani, i fautori dello strappo nel Pd, sostenendo la necessità di trovare un candidato condiviso all’interno della coalizione, utilizzando, se necessario, le primarie. Tanto che, alla fine, il Pd di Carrara ha dovuto fare un passo indietro sulla scelta solitaria di Andrea Vannucci. E dopo 48 ore un altro solista si fa avanti e poco importa se il Psi a Spediacci lo aveva fatto intendere più di una volta che, se ci fossero state le primarie, lui sarebbe stato un possibile candidato. Spediacci avrebbe chiesto al suo partito una presa di posizione seria e decisa e un appoggio che, pare, non sia arrivato, non potendo i socialisti dimostrare alla Regione che si stava procedendo secondo gli stessi metodi, condannati, del Pd. Spediacci non l’ha presa bene e pare essere pronto a presentarsi da solo, con Rinascita, senza altri indugi. Ma c’è di più: sono gli stessi socialisti che guardano molto avanti, diffondendo tra gli iscritti una primitiva proiezione dei risultati delle prossime elezioni. La coalizione, sempre che riesca a rimanere compatta fino a maggio, è data al 25/30 percento e la stessa forbice toccherebbe Spediacci, se si presentasse da solo. Il Movimento 5 Stelle sta tra il 20 e 25% come Vannucci se si presentasse con una lista civica. Secondo le previsioni del Psi, se al ballottaggio dovessero finirci i 5 Stelle con la coalizione di centro sinistra, Vannucci sposterebbe tutti i suoi voti sui pentastellati, mentre Spediacci darebbe il suo leale appoggio ala coalizione. Se invece il ballottaggio vedesse il M5S e Vannucci, sia Spediacci che la coalizione sposterebbero tutti i loro voti sui grillini.

Manuela D’Angelo​

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